Per Spiethoff il ciclo non solo è lo stato normale del capitalismo maturo, ma è la forma di sviluppo del progresso economico.
La prima esposizione della teoria del ciclo di Spiethoff , presentata in una lezione tenuta a Berlino nel 1901 e pubblicata nel 1902 , già "testimonia di anni di ricerca storica e statistica e di un alto grado di rigore metodologico." 1 L'anno successivo Spiethoff pubblica una lunga recensione delle teorie del ciclo di Tugan-Baranowsky (vedi capitolo Tugan Baranowsky: sproporzioni e credito ) e di Ludwig Pohle, 2 che costituirà la base per la stesura della voce "Crisi" dell'Handwörterbuch der Staatswissenschaften ( 1925 ), tradotta in inglese con una importante prefazione dell'autore nel 1953 .
Il resoconto di Spiethoff inizia dalla fase ascendente del ciclo, caratterizzata da diversi fenomeni: profitti crescenti, accresciuto investimento, produzione e consumo in espansione --in particolare l'uso di beni di consumo indiretti, cioè i materiali impiegati nella costruzione dei beni di investimento 3 --, alti tassi di interesse e prezzi in crescita. 4 Di ciascuno di questi, Spiethoff dà una descrizione dettagliata, sia in termini fattuali che degli indicatori percepiti dallo studioso e dai partecipanti al sistema economico (dei tassi di interesse, ad esempio, Spiethoff spiega che si tratta di ottime guide circa lo stato dei rendimenti e dei prezzi dei capitali a prestito, distingue tra le componenti di compensazione per l'uso del capitale e per il rischio, esamina i diversi tipi di interesse associati a varie forme di mutui --dal tasso bancario al rendimento dei buoni del tesoro 5 ), e spiega a quali influenze, interne ed esterne, siano soggetti, e a come interagiscano tra loro.
Tra questi fenomeni un ruolo particolarmente importante è svolto dagli investimenti: dipendenti essenzialmente dalla aspettative di profitto rispetto alle varie opportunità di investimento, 6 la loro espansione 7 è "la caratteristica e la causa effettiva della fase di crescita" , 8 e si traduce in particolare nell'incremento di domanda di beni di consumo intermedi (ferro, carbone, e materiali da costruzione 9 ). La ricostruzione del corso della fase ascendente del ciclo è pertanto centrata sull'andamento degli investimenti, sia dal lato del finanziamento che da quello della produzione materiale. All'inizio della ripresa, come eredità della fase discendente, vi è abbondanza di fondi sul mercato dei capitali, cui corrisponde un basso saggio di interesse; le opportunità di investimento, tuttavia, sono ancora scarse. In una seconda fase sorgono nuove opportunità di investimento e il capitale per finanziarle è ancora facile da reperire. Man mano che gli investimenti procedono, i fondi diventano sempre più rari e il tasso di interesse aumenta: si tratta di una fase di scarsità di capitale. Corrispondentemente, in termini di produzione la prima fase della ripresa consiste essenzialmente nell'utilizzo di risorse che, alla fine della depressione, erano sottoutilizzate. È dunque possibile accrescere la produzione di materiali di consumo intermedio senza incidere sui costi fissi e dunque senza aumentare i prezzi. Questa produzione è dapprima portata al livello del termine della fase di crescita del ciclo precedente, poi --raggiunta la piena capacità-- si tratta di espanderne la produzione. Prima o poi, tuttavia, la produzione di beni di consumo intermedio supera la domanda, la quale non può mantenere il passo a causa della scarsità di fondi a disposizione per finanziare nuovi progetti di investimento: inizia una fase di sovraproduzione, cui spesso corrisponde una diminuzione dei prezzi. 10
Mentre la fase ascendente del ciclo ammette una rappresentazione unitaria e relativamente uniforme, lo stesso non si può dire della sovraproduzione e della fase discendente, che assumono diverse forme di sviluppo. 11 I profitti cessano di salire oppure iniziano a diminuire, i tassi di interesse diminuiscono --ma solamente se la fase decrescente dura sufficientemente a lungo--, l'emissione di titoli sul mercato dei capitali diminuisce gradualmente, le riserve in valuta delle banche crescono, diminuiscono gli investimenti in capitale fisso e conseguentemente anche i consumi indiretti, mentre per i consumi diretti è difficile individuare una precisa linea di tendenza; i prezzi generalmente diminuiscono, ma talvolta in ritardo e con delle eccezioni. La produzione di beni di consumo intermedi non necessariamente diminuisce, salvo all'inizio della fase discendente del ciclo. 12
Spiethoff riconosce che "This plethora of individual phenomena which appear to bear no relation to one another, is surely confusing", ma ritiene che ciò sia inevitabile, in quanto riflette la natura complessa del processo denominato `sovraproduzione', che ammette forme di varia natura che coesistono e "criss-cross and unite to appear in strange shapes within individual industries, and these latter present us with totally different appearances", così che "The overproduction of individual commodities, and of one commodity in different countries and at different times, all differ from each other." 13 Al termine `sovraproduzione', infatti, Spiethoff attribuisce diversi significati: esso indica che la produzione o la capacità produttiva eccedono il consumo, il che si può tradurre da un lato nell'accumulazione indesiderata di scorte o nella disoccupazione di macchine e lavoratori, e dall'altro in una accresciuta pressione sui prezzi e nella conseguente diminuzione dei profitti o addirittura nella formazione di perdite. 14 Entrambe queste possibilità potrebbero, teoricamente, avverarsi in forma pura, ma in pratica si realizzano aspetti dell'una e dell'altra. 15 Le cause della sovraproduzione sono molteplici, e possono riguardare tanto il lato della produzione (in particolare buoni raccolti, innovazioni tecnologiche, e accresciuta messa in opera di mezzi di produzione) che quello della domanda (cambiamenti nelle mode e usanze, progressi tecnologici che rendono certi prodotti obsoleti, spostamenti di popolazioni o rilocazioni di industrie, saturazione della domanda --in particolare di beni di consumo indiretti--, scarsità di capitale che impedisce di effettuare investimenti, prezzi eccessivamente alti). Queste cause possono interagire tra loro, dando luogo a diversi caratteri e intensità nella sovraproduzione. La forma specifica assunta dalla sovraproduzione dipende da "circostanze esterne": "stoppage of production; reduction of production; production for stock; dumping, when the accumulating stocks are disposed of abroad at prices lower than the domestic and foreign ones; production to reduce costs by improving and extending plants and equipment." 16
La descrizione dei fenomeni del ciclo aveva portato Spiethoff a concludere che la fase ascendente è caratterizzata dall'accrescersi dell'investimento. Questo fattore dipende essenzialmente dalle aspettative di profitto degli imprenditori, che durante la depressione raggiungono il loro minimo, così che è più conveniente offrire capitale a prestito che non investirlo direttamente. L'offerta complessiva di capitali è dunque elevata, e corrispondentemente la loro rimunerazione (il saggio di interesse) è basso. D'altra parte, la depressione stessa induce a cercare nuovi mercati, ad introdurre innovazioni tecnologiche e a ridurre i costi di produzione. Congiuntamente, queste due tendenze riducono il divario tra saggio di interesse e saggio di profitto contribuendo a creare un clima più favorevole all'investimento. Ciò, tuttavia, non basta alla maggior parte degli imprenditori:
A downswing contains powerful self-annihilating forces and is thus itself, to a large degree, a cause for the subsequent upswing. [...] Nevertheless, the equilibrating forces of a downswing do not normally suffice. The easements they bring help mainly the leaders; the great mass of capitalists and businessmen need other inducements. Cheap raw materials, low wages and low rates of interest are no absolute calls to investment when the prospect of making a profit is lacking. 17
La ripresa, dunque, non può avere un carattere automatico: 18 posto che siano disponibili risorse e lavoratori sottoutilizzati, risparmi, capacità produttiva e riserve di merci, e soprattutto che vi sia un sistema bancario e creditizio che sappia convogliare i risparmi sul mercato dei capitali e che rendano l'investimento indipendente dalla quantità di moneta, 19 perché gli investimenti riprendano occorre tuttavia che qualche `coraggioso e intraprendente' uomo d'affari sia disposto a rischiare la propria fortuna, e che in questo abbia successo; solo a questo punto aspettative più ottimiste si diffondono, "and mass psychology does the rest". 20
Inizia così la fase di boom, che si sviluppa a valanga:
The boom sets in when the spirit of enterprise grows so strong that the demand for capital raises the rate of interest. A chain of upswing phenomena develops, each of which calls forth the next. As with a rolling snowball, each turn expands the sphere: increased investment, increased consumption, raising prices and profits, together with the expansion of production and capital formation and then again increased investment etc. [...] The result is a constant spiral-like self-raising movement. 21
Il boom, tuttavia, dà luogo anche ad elementi in controtendenza che presto o tardi portano inevitabilmente ad una forma di sovraproduzione tra quelle citate nella sezione I fenomeni caratteristici del ciclo e infine al rovesciamento dell'andamento generale. Il punto focale riguarda l'investimento, sia in capitali fissi che nella forma di consumi indiretti, e il risparmio, vale a dire il reddito capitalizzato utilizzato per acquistare i beni di investimento. La formazione dei risparmi e la costruzione di beni di investimento e di beni di consumo indiretto procedono nel corso del ciclo in modo indipendente gli uni dagli altri, e gli imprenditori non hanno una conoscenza precisa del livello globale né degli uni né degli altri. Perché risparmi e investimenti possano rimanere in equilibrio sarebbe pertanto necessaria un'accurata pianificazione, che è tuttavia impossibile. Così, mentre la depressione e parte della prosperità sono contraddistinte da abbondanza di capitali, la fine della fase ascendente del ciclo è caratterizzata da scarsità di risparmi rispetto alla domanda per investimenti, soprattutto di beni di consumo indiretti: sia perché la formazione di risparmi inizia a rallentare o diminuire (nelle fasi convulse di elevata attività sono mantenuti in funzione metodi produttivi di relativamente bassa efficienza e i salari tendono a crescere, diminuendo così i profitti che sono la principale fonte dei risparmi), sia perché la domanda di beni di consumo indiretti a continua a crescere.
Vi sono inoltre diversi fattori che generano sproporzioni tra risparmio e investimenti. La costruzione dei macchinari richiede parecchio tempo, il che impedisce agli imprenditori di farsi un'idea precisa della relazione tra domanda e capacità produttiva; e una volta costruite esse durano molto a lungo, mentre la durata di vita dei beni di consumo è relativamente breve, così che le potenzialità dell'offerta sono rigide rispetto alla domanda. 22 Possono inoltre sorgere disarmonie tra vari tipi di beni di consumo indiretti, o carenza di lavoro, o ancora di mezzi di consumo diretto per i lavoratori. In questo senso, la sovraproduzione è relativa: come quando si perde un guanto si ha mancanza da un lato ed eccesso dall'altro, "a dipendenza del punto di vista dell'osservatore": la sovraproduzione indica un eccesso di certi beni (in particolare i beni di consumo indiretti) e carenza di altri, 23 ad essi complementari: ed è appunto in questo (e non in un'insufficiente quantità di moneta) che consiste la mancanza di risparmio. 24
Una volta che la sovraproduzione si manifesta, lo spirito d'impresa che guidava gli investimenti nella fase ascendente del ciclo si tramuta nel suo opposto: le perdite inibiscono gli investimenti, che crollano assieme al consumo indiretto, e la diminuzione dei profitti e dei salari che ne segue incide sui consumi diretti. Il movimento discendente è cumulativo: "a vicious spiral of downswing phenomena, similar, though in opposte direction, to the one noticeable during upswings", 25 e comporta l'accrescimento della sovraproduzione. In questa fase gli imprenditori cercano di applicare forme di risparmio e di riorganizzazione del lavoro: ciò da una parte riduce costi e prezzi stimolando nuova domanda (processo che comunque richiede del tempo) ma dall'altra aumenta ulteriormente la sovraproduzione. Tuttavia si introducono anche nuove tecnologie, anch'esse per ridurre i costi: ciò rappresenta un investimento, che compensa in parte la sovraproduzione, ma non è sufficiente a far partire la ripresa fino a quando qualche investitore intraprendente e avventuroso non rilanci la produzione.
Anche in epoche precedenti il pieno sviluppo del capitalismo si alternavano periodi più o meno buoni, per ragioni tuttavia essenzialmente esogene --guerre e carestie, e così via. Queste cause non sono scomparse con il capitalismo, e anzi impediscono uno sviluppo economico uniforme. L'alternanza regolare di fasi di prosperità e depressione, tuttavia, deve avere cause endogene. Spiethoff ne elenca tre: l'istinto dell'uomo economico per la ricerca del profitto che ne guida lo spirito imprenditoriale; il capitale ha reso il processo produttivo indipendente dai lenti ritmi della natura e espandibile a volontà; e l'assetto istituzionale del capitalismo, che include libertà di movimento e di occupazione in un'economia monetaria, rende difficile controllare le conseguenze dell'espansione della produzione guidata dall'istinto imprenditoriale, così che la sovraproduzione diventa un risultato necessario della produzione capitalistica: "Overproduction is part and parcel of highly capitalist production; in a system based on money, this overproduction must lead to a downswing."
The `normal state' is neither the upswing, nor the downswing, nor, least of all, the crisis. What is normal in a free, highly capitalist market system based on money, is the business cycle. 26
Corrispondentemente, lo squilibrio e la sovraproduzione sono una caratteristica dell'intero ciclo, non una fase patologica transitoria:
Una condizione di squilibrio si verifica non solo nella sovraproduzione che segna il passaggio dalla prosperità alla depressione; essa caratterizza tutto il ciclo economico. La condizione di produzione profittevole ed equilibrata ricordata sopra in contrasto con la sovraproduzione è un fenomeno di breve durata che si verifica solo al culmine della espansione. Forse è solo un ideale che non si realizza mai. 27
Il ciclo è dunque, nella visione di Spiethoff, lo stato normale del sistema economico. Sua causa e premessa sono l'ordinamento sociale e l'istinto di accumulazione, essendo "ideally suited to overinvestment" e non "equipped to prevent it". D'altro lato, il ciclo è "the appropriate evolutionary form for their present nature". Se è vero che il ciclo è causa di perdite, sofferenze e privazioni, esso è anche la forma di sviluppo del progresso economico: nelle fasi ascendenti vi è una rapida espansione della produzione, della capacità produttiva e della costruzione di infrastrutture pubbliche; gli imprenditori non hanno paura e si lanciano in progetti anche arditi, alcuni dei quali speculativi e infondati ma altri con effetti positivi durevoli, così che ogni fase crescente supera il livello del ciclo precedente. Nella fase decrescente l'uso delle nuove tecniche produttive si generalizza, la ricerca di nuove forme di organizzazione della produzione si intensifica, le menti più fertili sono incentivate. 28 Il ciclo è dunque il motore dell'avanzamento economico:
What does the alternation of upswings and downswings signify for economic life? It forms the most powerful means which could have been thought of to extract from man the maximum of economic effort of which he is capable. During upswings the carrot of profits, during downswings the stick of want. What more effective system could be invented?
Questo articolo è apparso in Azione (settimanale di Lugano) il 26 giugno 2002. © Daniele Besomi
1. Clausing 1968 , p. 132.
2. Spiethoff 1902 , con riferimento a Pohle 1902 e all'edizione tedesca di Tugan-Baranowsky 1894 .
3. Non si può invece parlare di regolari aumenti di consumi diretti nella fase ascendente del ciclo, di cui dunque non costituiscono una caratteristica (p. 95).
4. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 78.
5. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 83-85.
6. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 82.
7. Spiethoff nota che la crescita degli investimenti non avviene in modo regolare, ma a balzi: Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 147-50.
8. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 85 e 102.
9. "[S]ince no upswing is ever known to have been without such a rise, we may regard this as a characteristic of an upswing" (p. 94).
10. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 82-104.
11. "We regard the ideal upswing as unitary and consider all divergences to be obstacles and disturbances. Downswing and overproduction cannot be unitary; contrast form part of their nature and their evolution. Overproduction can be linked to falling, stable or rising production, to falling, stable, or rising prices, to contracting or expanding consumption, to the formation of stocks and the expansion of exports. None of these --which may appear to be a divergence from the `normal'-- represents an infraction of the rules, but a different external form and development" ( Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 122).
12. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 114-22.
13. Spiethoff 1925 , edizione inglese pp. 121-22.
14. Spiethoff denomina queste forme come sovraproduzione `socio-economica' e `economica in senso stretto' ( Spiethoff 1933 , trad. it. p. 125). La distinzione è importante in quanto l'identificazione delle cause che conducono all'uno o all'altro tipo è essenziale nel riconoscimento dei rimedi (ibid., p. 128).
15. Spiethoff spiega che "Teoricamente la mancanza di equilibrio tra produzione e consumo potrebbe essere rimossa semplicemente con un abbassamento dei prezzi. Se non si fa ciò è perché l'abbassamento dei prezzi renderebbe l'intero processo di produzione non profittevole per l'imprenditore" ( Spiethoff 1933 , trad. it. p. 128). Questo aspetto, tuttavia, sarà centrale nella trattazione di Aftalion (vedi capitolo Albert Aftalion: il ciclo come ricerca dell'equilibrio. ).
16. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 79, e Spiethoff 1933 .
17. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 150.
18. "If the forces of the depression were alone responsible of the origin of the upswing, then the latter would presumably occur more regularly. This irregularity is furthermore affected by the varying extent of the preceding boom and overspeculation. Some excesses may have paralyzing effects on the future, but need not necessarily do so" ( Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 151).
19. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 152-54.
20. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 148-49.
21. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 154.
22. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 155-58 (il concetto era già stato espresso in precedenza: Spiethoff 1909 , p. 446, riassunto da Hutchison 1953 , pp. 381-82). Queste considerazioni si trovano al cuore della teoria dei cicli proposta da Aftalion: vedi capitolo Albert Aftalion: il ciclo come ricerca dell'equilibrio. , in particolare la sezione Le fluttuazioni nella produzione .
23. "Overproduction represents disproportion in the production of goods [...] [T]he overproduction which accompanies every downswing, centers on indirect consumption goods, and the disproportion consists in the lack of goods complementary to them" ( Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 164).
24. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 158-59. Sull'aspetto materiale della sovraproduzione insiste in modo particolare Hutchison ( 1953 , pp. 381-83).
25. Spiethoff 1925 , trad. ingl. pp. 161-62.
26. Spiethoff 1925 , trad. ingl. p. 166. Va osservato che "All uniformities that characterize an economic style are causal except for one characteristic that is descriptive: this refers to the course which economic life typically takes (stationary or progressive or cyclical)" ( Spiethoff 1953a , pp. 458-59).
27. Spiethoff 1933 , trad. it. p. 131.